Monday, August 30, 2010

La capitale dei ricordi

Sulla Repubblica di Firenze di ieri, domenica 29 agosto, Filippo Bologna e Edoardo Nesi parlavano di Forte dei Marmi, tra un pimm's e un gin tonic... io li ho immaginati così:

Sunday, August 22, 2010

Per Daniele Boccardi

Sulla Repubblica di Firenze di oggi, Filippo Bologna racconta la storia di Daniele Boccardi, poeta e scrittore. Questo sotto è il mio contributo.

Sunday, August 15, 2010

Per Silvano Ceccherini

Silvano Ceccherini ha vissuto tante vite in una vita sola, anarchico, è stato scaricatore di porto, bandito, si è arruolato nella legione straniera francese ed è stato scrittore... ma è difficile raccontare la sua storia in due righe, meglio se vi prendete La Repubblica di oggi (15 agosto): sulle pagine di Firenze Filippo Bologna ricorda la vita burrascosa di Silvano, mentre io ho contributo con questo disegno qua sotto.

Sunday, August 08, 2010

Per Dina Ferri

Oggi sulle pagine della cultura di Firenze de la Repubblica è uscito un articolo molto bello di Filippo Bologna su Dina Ferri, poeta toscana morta troppo presto, a soli 22 anni. 
Questo è il disegno che accompagna l'articolo, per Dina ho tirato fuori le matite colorate e anche gli acquerelli:


"C'è un segreto giù nei campi e me lo disse una mattina una fanciulla che incontrai. Esiste un fiore strano che ha nel calice un nettare divino. Non so per quale ninfa fu creato questo fiore, ma l'uomo che una volta si disseta con quel nettare, s'addormenta e non sa più. Anch'io accosterò le labbra al calice del fiore strano, gusterò del nettare divino, e m'addormenterò sul fossato."

Wednesday, August 04, 2010

Isola a punta


Isola a punta fuori dalla terra ferma, mi affaccio di nuovo dalla nave e il molo è la lingua del drago che mi brucia le spalle. Provo a leggere il cielo e quanti punti i gabbiani, li seguo per andare a capo e mi vedo in fondo dietro le barche, più alto e confuso, diverso sulla strada stretta con i capperi sul muretto dietro il campo di calcetto. Mi piacciono le finestre, il tempo fermo di una porta aperta e la scoperta dietro la salita, il sorriso controluce per fare pace.