Vicoli
Tu stai sotto la lampadina della vineria, dietro la porta della libreria
io sparisco nel vicolo, dietro il filo di piscio fino al bar mogadiscio.
Tu hai l'occhio del falco, il cappello del corvo
ma sei una civetta di parola stretta tra labbro e sigaretta.
Io sono l'ombra che ha fretta dopo la vendetta, sono una lametta
sono la scommessa che ho perso, ho il cuore di traverso
che ci passa la notte, tra la tosse e le botte.
A pagina 34 di "Quattro novelle sulle apparenze" di Gianni Celati:
"(...)Altre volte guardandola vedevo uccelli nel volto di mia moglie: le sopracciglia erano due rondini, il naso un piccolo passero, la bocca uno sparviero che plana con ali morbide e ferme."
4 Comments:
c'è questa storia del piccolo principe e della sua rosa, tutto il giorno lo passano a pungersi e a leticare e si perdono per un pò perchè non sanno dirsi che si amano!
del resto l'amore non è bello se non è "leticarello"
...bello sarebbe se fossi capace di farci una canzone...
I'bbabbo
No, nessun amore in queste righe:solo due uomini, uno sotto la luce, l'altro nell'ombra.
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