Thursday, August 20, 2009

Fuochi


Ci sono fuochi sul tavolo, il mare davanti negli occhiali si riversa nei diversi fiumi che sono rivoli di birra, gocce di sudore, tasti che diventano scale che risalgono gradini di gradini, lui di granito che non stacca gli occhi dal poster e ci vede la fine che ci tormenta di notte, c'è il binario interrotto la vecchia scritta "chinotto", mio fratello che piove a dirotto, che ha interrotto il contratto, ogni contatto, e si è dato distratto. Sarebbe da fargli un ritratto, un vestito col vuoto intorno, un cavatappi su misura, sarebbe da regalargli l'altura e la calura, spiegargli la latitudine che lo separa dalla vita degli altri, c'è un sarto che conosco che gli cucirebbe la bocca, lo rimetterebbe a posto, gli spiegherebbe l'ordine inventato delle stelle, l'aria ferma tra i venti e le correnti, gli stenti che abbiamo da sopportare, poi li potete sotterrare o nascondere dietro i denti insieme ai lamenti ma  a quel punto sarete distanti, sarete due uomini ma più di venti, fatti di rumori, botte alle porte, pugni fuori dalle tasche, burrasche senza stagione, sarete un'isola e poi prigione, poi ragione da buttare a mare col pesce salato, a dividere la barca, che da vicino chiamavi arca e da lontano è un accidente, è la mareggiata, la risacca fuori dal bar, che ti riporta al bar e t'allontana, l'onda strana che frana come uno strappo di carta, divide all'improvviso, come il punto che non hai deciso, un sorriso che non c'entra nulla, proprio niente, sul tuo viso. 

8 Comments:

Blogger sukun said...

ehehehe, ancora non ho deciso se e' piu' bello leggere o guardare qui da te!

ciao! si sono tornato, sto bene -meglio- e sto tornando in superficie, come un subacqueo ehehe
inutile chiederti che novita' ci sono, mi leggo un po' di pagine e poi ti formulero questa domanda!
abbraccio
sukun

8/20/2009 2:10 PM  
Anonymous Anonymous said...

non mi ricordo neanche come ho trovato questo blog. ma è stato un magnete. da subito.
scrivi musica con le parole, leggerti è un'esperienza totale, muovi ogni senso.
sei incredibile.
grazie.
v

9/28/2009 12:18 AM  
Blogger Francesco Chiacchio said...

Grazie a te,
quello che mi scrivi è troppo...

9/29/2009 2:57 PM  
Blogger amelie in rosso said...

non è troppo, è quello che trasmetti.
anche in ricette di sonno ero io: so anche essere antipatica.
v

9/29/2009 8:13 PM  
Blogger Francesco Chiacchio said...

Perché antipatica?
Mi è piaciuta l'interpretazione, anche se continuo a dormire con le scarpe.

9/29/2009 9:36 PM  
Blogger amelie in rosso said...

massì, era un antipatica un po' così, schizzinosa igenista antipatica.
ma poi forse lo sono davvero (più antipatica selvatica che antipatica schizzinosa però, almeno questo).
rileggo questo post e mi continua a piacere, pare un viaggio. Sei lì seduto in taverna (tavolo di legno, birra, candele, vocio, luce gialla) che ascolti il fratello, e ci spari dettagli di vita e di sogni, visivi, surreali, tattili, uditivi (e olfattivi pure, perchè 'sotterrare' ha odore di terra e 'pesce salato' di pesce e di sale, ça va sans dire), e poi alla fine sei sempre lì che sorridi confuso davanti al post, e non ti sei mai alzato da quel tavolo di legno.
un po' come il trucco delle scarpe dormendo
-- così la vedo io ora: mi prendo anche io i miei diritti sulle libere associazioni.

amo: mio fratello che piove a dirotto, che ha interrotto il contratto, ogni contatto, ...
è una specie di Scialoja onirico e romantico.

9/30/2009 2:15 AM  
Blogger Francesco Chiacchio said...

è bello come sai leggere tra le parole.
Si, Toti Scialoja mi piace molto.
Belle anche le tue danze di carta!

9/30/2009 8:45 AM  
Blogger amelie in rosso said...

Ma tu scrivi parole che si possono (devono?) leggere per dietro (e a me piacciono tantissimo i commenti, con tutte le letture di tutti). Quindi o sei fortemente suggestivo o pari uno che pesca assonanze casuali sul vocabolario e le sbatte sul web un po' alla rinfusa.
E fino ad ora ha funzionato la suggestione.
E una suggestione bella, sto qui volentieri.
Le mie danze di carta sono ancora un abbozzo indeciso (come lo è il nome, come il mio futuro). Sono anche io curiosa, ancora titubante. Chissà cosa ne uscirà.
Intanto forse infilerò gli scarponi e saltellerò sulla tastiera per tornare a trovarti.
Più o meno loquace, più o meno antipatica :-)

9/30/2009 10:54 AM  

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