Appunti da un piccolo trasloco
Al secondo piano si spegne la luce
dalla tromba delle scale esce un assolo di buio
da solo sono io che cerco con la mano l'interruttore
ma niente da fare, il buio è un mare che mi nasconde.
Gli occhi un po' alla volta si abituano al niente
inseguono lucci veloci che sembrano ricordi
ne riconosco le squame d'argento e di paure storte
spariscono nella bocca di luce che si fa tra il muro e una porta.
dalla tromba delle scale esce un assolo di buio
da solo sono io che cerco con la mano l'interruttore
ma niente da fare, il buio è un mare che mi nasconde.
Gli occhi un po' alla volta si abituano al niente
inseguono lucci veloci che sembrano ricordi
ne riconosco le squame d'argento e di paure storte
spariscono nella bocca di luce che si fa tra il muro e una porta.
6 Comments:
Ce soir, hier, aujourd'hui, que du français dans ma tète.
J'aime, j'aime, j'aime, j'aime la vie!
La maison est ton monde à découvrir, mon cher ami. Bonne quète!!!!
vedo che i pennelli cinesi cominciano a correr da soli, tra buio e piccoli squarci di luce. L.
ma che bel luogo di immagini e aprole, questo!
un saluto.
zop.splinder.com
l'altra sera abbiamo pranzato e hiaccherato al buio. c'era gente sul divano, altra che tagliava formaggio, altra rannicchiata e qualcuna che camminava. ma buio non era, era blu, e dopo poco si vedeva solo quel che si voleva.
Alessia,
grazie :)
Luc,
l'incedere con l'inchiostro è sempre traballante, gli squarci di luce sono rari.
Zop,
un saluto anche a te e al tuo blog pieno di libri e parole
Elisa,
grazie del racconto, una cena nel buio blu dove si vede ciò che si vuole. Bello
(belle le tue foto con i disegni sopra)
grazie! :)
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