Ombre di carta
Al festival ControCaos a Castelsardo ho tenuto un laboratorio insieme a Gek Tessaro, a cui hanno partecipato adulti e bambini: Ombre di carta, appunto, il nome di questa esperienza, nata come quando si guardano le nuvole o i nodi del legno e capita di riconoscerci la forma di un animale, il profilo di un viso, un paesaggio improvviso... è l'avventura dell'immaginazione che ci rivela forme a noi familiari in altre forme casuali e involontarie.
Durante il laboratorio i partecipanti sono stati invitati a strappare il loro foglio di carta nera seguendo il proprio istinto. Attraverso il gesto libero e liberatorio dello strappo è stato possibile liberare dalla forma razionale e rigida del foglio altre forme irregolari e confuse. A questo punto tutti insieme ci siamo messi a cercare tra le forme casuali generate dagli strappi delle immagini chiare, dei pezzi da assemblare tra loro in un gioco di libere associazioni. Come se nelle forme ricavate dagli strappi si nascondessero i personaggi e gli elementi di una storia e ai bambini spettasse il compito di scovarli.
Il risultato di tutto ciò potete vederlo nelle immagini qua sotto, registrate dall'occhio attento di Stefano Puddu Crespellani, che ringrazio ancora.
1 Comments:
wow! Semplicemente munariano!!!
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