Monday, October 05, 2009

Buoni amici


La cuoca col fazzoletto azzurro

sui gradini aspetta il turno

il ritorno di chi ha fatto la notte

poi le file di turisti,

nelle foto non sono mai tristi

ma dopo li ho visti

perdere il sorriso

perdere la via

e chiedere la strada

alla polizia


Se vuoi il nervoso domani

puoi darlo a me

la felicità tornerà da sé

alle sette meno dieci

quando si accendono le luci,

io passerò in bici

davanti alla rosticceria cinese

che cambia gestione ogni mese

come noi due


è una natura morta

questa città,

senza custodia di sax,

è una pizzeria con le pedate

sulle mattonelle bianche

è un piccione svenuto

sui resti di un gelato

blindata nel cellulare

davanti al tribunale

all'ombra dei tetti

sui marciapiedi stretti


Ho sentito l'umore cadere

dalla bici

sulla pavimentazione

e rompersi come un bicchiere

la luna era un accento

ora è una fetta di torta

busserò alla tua porta

per dividerla,

ho messo gli occhiali

quelli speciali

per leggere i segnali

i codici d'accesso

al riflesso

del tuo specchio


Poi domani il nervoso

puoi darlo a me

aspetteremo la felicità

tornerà da sola

alle sette meno dieci

quando si accendono le luci

3 Comments:

Blogger amelie in rosso said...

continuo a pensare che questa sia, o debba essere, una canzone.
mi piace: che l'accento non sia più sopra san miniato. l'immagine nella mente era splendida, ma sembrava una magia un po' forzata, troppo semplice.
invece non mi piace: l'ultima strofa 'puoi restituirmelo' invece che 'puoi darlo/ridarlo a me', non ricordo.
mi piace: tantissimo, come costruisci immagini. tantissimo. si vede la bici, la mattina presto, la città che corre a fianco, e forse tu che fa un po' di zig zag e pensi canticchi non so. si vede tutta la città, quella di ogni giorno, la strada, le persone, i resti della notte e quelli del giorno presto.
forse l'avrò presto da un qualche film: ti vedo ricciolo, scanzonato, assorto, sognante, giacca marrone, nasone (questo l'ho presto dal blog).
mi piaceva: lasciamo uscire il caffè (qualcosa ricordo). mi piaceva più che tutto. perchè si faceva qualcos'altro. qualcosa di coinvolgente, totale, più importante, e ci si dimenticava del caffè.

scrivo sempre troppo?

10/05/2009 10:46 AM  
Anonymous alessia said...

evviva i buoni amici!

10/05/2009 12:57 PM  
Blogger Daniela Tieni said...

Non mi pento mai MAI mai di passare da te.

10/06/2009 12:03 AM  

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