Isola a punta
Isola a punta fuori dalla terra ferma, mi affaccio di nuovo dalla nave e il molo è la lingua del drago che mi brucia le spalle. Provo a leggere il cielo e quanti punti i gabbiani, li seguo per andare a capo e mi vedo in fondo dietro le barche, più alto e confuso, diverso sulla strada stretta con i capperi sul muretto dietro il campo di calcetto. Mi piacciono le finestre, il tempo fermo di una porta aperta e la scoperta dietro la salita, il sorriso controluce per fare pace.
1 Comments:
...commosso...
i'babbo
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