Wednesday, August 09, 2006

sala d'attesa

Ero seduto sopra un deserto bianco di legno. Durante l'attesa ogni figura all'orizzonte ti somigliava.
Ho spalancato la finestra e coi gomiti puntati ti ho aspettata. Ho chiuso gli occhi, come le persiane della scuola davanti. E' caduta sabbia dal davanzale e d'improvviso ho visto i riflessi del sole alto. Sei arrivata e ho sentito il mare alle caviglie.

5 Comments:

Blogger Mastro Alberto Pagliaro said...

kiakkio, queste opere di prima mattina mi hanno rimesso in pace con il mondo.
ciao

8/09/2006 9:45 AM  
Anonymous Anonymous said...

Kiakkio sei strafottutamente poetico. M'immalinconisci sempre di più. Grazie. ;-)

8/09/2006 6:34 PM  
Blogger giuseppe said...

l'ingessato dice grazie per il prezioso consiglio...e dice pure che lei scrive molto bravo..

8/09/2006 6:45 PM  
Anonymous Anonymous said...

Vero, sì, molto poetico. Sei arrivata e ho sentito il mare alle caviglie è un'immagine bellissima. Ma anche la cernia è molto bella :-)

8/10/2006 1:50 PM  
Blogger Francesco Chiacchio said...

La cernia ringrazia :=)

8/10/2006 7:35 PM  

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