sala d'attesa
Ero seduto sopra un deserto bianco di legno. Durante l'attesa ogni figura all'orizzonte ti somigliava.
Ho spalancato la finestra e coi gomiti puntati ti ho aspettata. Ho chiuso gli occhi, come le persiane della scuola davanti. E' caduta sabbia dal davanzale e d'improvviso ho visto i riflessi del sole alto. Sei arrivata e ho sentito il mare alle caviglie.
5 Comments:
kiakkio, queste opere di prima mattina mi hanno rimesso in pace con il mondo.
ciao
Kiakkio sei strafottutamente poetico. M'immalinconisci sempre di più. Grazie. ;-)
l'ingessato dice grazie per il prezioso consiglio...e dice pure che lei scrive molto bravo..
Vero, sì, molto poetico. Sei arrivata e ho sentito il mare alle caviglie è un'immagine bellissima. Ma anche la cernia è molto bella :-)
La cernia ringrazia :=)
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