Saturday, December 31, 2005
Thursday, December 29, 2005
Wednesday, December 28, 2005
particolare

Abiti appena fuori città, ma esattamente nel punto preciso in cui comincia a nevicare quando fa freddo. E' dicembre. La strada è bloccata e l'idea della cartoleria svanisce dalla tua mente.Un lampo durante il temporale e va via la luce. Non sai bene cosa fare e vaghi per la casa tra gli scoppi dei tuoni. continui come uno scemo a ripetere il gesto automatico di premere gli interruttori per accendere la luce. Ti fa anche un po' freddo.
Con aria rassegnata guardi il gatto che dorme sul divano. Ti ci stendi accanto, nella stessa identica posizione.
Monday, December 26, 2005
Le stanze di Lorenzo Mattotti

Lorenzo Mattotti disegna e dipinge su tela e carte preziose con la calma e la forza dei colori, con i laghi di ombre nere della china e le penombre della matita.
Thursday, December 22, 2005
ventiquattro

fino alla pace del paese
lasciandosi alle spalle
la pancia del pesce
dove la luce che passa
scalda piano la pellicola.
Partire con un vestito
di quando hai 24 anni
e portare con te una nuvola,
le luci gialle del quartiere,
i fiammiferi sparsi
tra gli spiccioli gelati
e una via bagnata
per tornare un pomeriggio
dimenticandoti velocemente
di essere stato.
P. C.
(strano personaggio incontrato a Lisbona qualche tempo fa)
Wednesday, December 21, 2005
texas burger feat Tania

Tania scrive guide turistiche, fa la guida lei stessa, poi scrive sceneggiature, aritcoli, ride, collabora, inventa e scarica dal web. Poi ti scrive messaggi da varie parti del mondo e tu non sai mai dov'è precisamente, poi ti telefona e ti dice sono tornata e si documenta, sa tutto sull'argomento, sa parlare varie lingue e poi ride di nuovo. ti convince che linux è meglio di windows e un giorno ha pranzato con Mario Monicelli, vive a Berlino e quando è a Firenze ti telefona lei perchè conviene. Tania va al cinema, beve il Negroni e va all'Ulisse.
Friday, December 16, 2005
Thursday, December 15, 2005
Wednesday, December 14, 2005
Bird


Tuesday, December 13, 2005
In MEZZO, l'ATLANTICO

Se vi capita (cercate di farvelo capitare) leggetevi In MEZZO, l'ATLANTICO, di Marco Corona. Non avrete ancora fatto in tempo ad aprire il libro che l'autore vi avrà già afferrato per le caviglie e trascinati in Colombia, tra le vie intrecciate della sua mirabolante storia. Vi perderete tra i suoi ricordi, i suoi sogni allucinati, vi perderete nel bosco inseguendo il suo cane, e poi tra i volti e le strade di Bogotà... E mentre con aria sognante sarete rapiti dai disegni bellissimi, Marco Corona vi sorprenderà nuovamente, spingedovi dentro una nuova pagina, per prendere un altro aereo e ritornare, pensare ad un bacio salato e ripartire per poi di nuovo tornare...sempre con gli occhi aperti e i pensieri accesi; così, fino alla fine di questa storia autobiografica che, come spiega l'autore nell'introduzione del libro, (...) non è una storia autobiografica, forse non è nemmeno una storia, così come i personaggi principali non siamo io e la mia fidanzata, bensì due impostori che ci assomigliano come due gocce d'acqua.
In MEZZO, l'ATLANTICO di Marco Corona è edito dalla Coconino Press
Altre informazioni sul libro e sull'autore le trovate qui
Il disegno che compare lassù a sinistra è di Marco Corona e lo trovate tra le pagine del suo libro
Sunday, December 11, 2005
La cosa più importante

Raymond Carver
Sul suo blog, Igort si chiede: cosa vorrei leggere? Alla domanda hanno risposto, tra gli altri, anche Gabriella Giandelli e Francesca Ghermandi, la conversazione è aperta... fateci un salto!
Saturday, December 10, 2005
Nevica
Comunque la trascrivo per intero qua sotto, in danese (scherzo).
Da giovane scrivevo lettere
di un'ondeggiante lunghezza
il latte della carta
scorreva fra i rami delle righe
i ritmi superavano
un te e un me, un allora e adesso
nell'intreccio del racconto il congedo e l'arrivo
crollavano e sparivano:
ieri ho sentito il limpido canto degli sporchi convogli dietro
il sobborgo
ho sognato l'Atlante, pesante e inquieto
da solo nella forte luce della cucina
ho osservato l'insensato modello del palmo della mano
le rose azzurre tremano nella fresca oscurità della mia stanza
mi perdo in un canto della radio
e nel ricordo del tuo respiro,
ho dimenticato il tuo volto.
Nevica.