Saturday, October 28, 2006

Passaggi


Un vecchio, grande, ingombrante disegno finalmente srotolato, rapito alla polvere e incorniciato, appeso alla parete, a prendere la luce del sole tiepido di questo autunno.
Questo è il terzo di sette grandi disegni che hanno sfinito decine di pennarelli, queste sotto sono le parole che chiudevano il discorso. Sono passati due anni - quasi tre - e questo, in fondo, è un sabato di nostalgia (immaginatevi adesso, a sfumare, un pianoforte scordato) (sigh).

I personaggi di questi disegni sono legati ad altri segni, ad altre persone, ad altri momenti, a certi paesaggi, da relazioni che definiscono la loro presenza in quel preciso istante e guidano la direzione del loro passo, che non potrebbe essere diversa.Sono personaggi che puoi incontrare tra i banchi del mercato, battendo le vie coperte di lattuga e barattoli: per pochi momenti potrai scoprire il loro sguardo, come quello della donna che ha deciso di raggiungere il punto esatto in cui comincia a piovere, gli occhi bagnati dei cani del mercato; entrerai nel bar dietro il banco delle scarpe, per ripararti dal freddo, e non saprai mai che l’uomo seduto dietro di te sta aspettando qualcuno da un’ora, e fuma piano la ventesima sigaretta. Di loro potrai conoscere poco ed altro.Si tratta di momenti, come veloci passaggi di vento: non capirai mai da dove arriva questo vento freddo e, soprattutto, dove va a finire; sarà legato ad altri venti, altri segni, ad altri paesaggi, da relazioni che definiscono la sua presenza in quel preciso istante e guidano la direzione del suo passo, che non potrebbe essere diversa.

Friday, October 27, 2006

Sogni

Stanotte ho sognato di innamorarmi di una Sirena. Mi innamoravo perdutamente anche della sua coda di balena. Raggiungevo una vecchia serra piena di libri polverosi in cerca di un vecchio diario di Matisse dal quale avevo intenzione di strappare una pagina su cui scrivere una struggente lettera d'amore per la mia bella regina dei merluzzi.
Eppure ieri sera ho bevuto solo un bicchiere di vino.

E' uscito il nuovo disco di Gianmaria Testa, "Da questa parte del mare", un concept album ricco di storie poeticamente suonate e raccontate come Testa e i suoi musicisti sanno fare.
Riporto dal sito: Il tema, il filo rosso che cuce e tiene insieme tutte le canzoni, è quello delle migrazioni moderne. Una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine.

Insieme al disco, consiglio a tutti gli esploratori di questo latte della carta la lettura del bellissimo libro Solo Andata di Erri De Luca.

Saturday, October 21, 2006

a F.

Effe è poeta di fame
ha gli occhi di cane
e zampe di lupo,
tiene le dita strette
in una trama
di nocche.

Effe è poeta del freddo
è nuvola di fiato
tiepido
a sciogliere macramè
di dita
gelate.

Wednesday, October 18, 2006

Sottoscala

Tuesday, October 17, 2006

Marcovaldo!


Faccio un po' di pubblicità:

venerdì 27 ottobre al Pinocchio Jazz, in viale Giannotti n.13 a Firenze, alle 21.30 andrà in scena

Le stagioni di Marcovaldo
Un omaggio a Italo Calvino

Il mirabolante capellone italiano Claudio Erlacher e il suo teatrente compagnero calviniano Andrea Giannoni interpreteranno il suddetto spettacolo accompagnati dalle musiche di Marco Giunti.
L'ingresso è aggratis, ma se non avete la tesserina arci la dovete fare e sono 9 euri che, se venite, vi rimborso io (scherzo). Comunque, nel caso non l'abbiate, potrete impossessarvi di quella del 2007.
Se poi non vi fidate di me, per maggiori informazioni telefonate al 347 8440195.

Ho detto tutto, mi pare

Sunday, October 15, 2006

Ad ovest di Paperino*

Nel traffico di sabato
mi sento intrappolato
come nella Roma
di Fellini.

Stanno gli alberi di lato
tagliati dal bordo bianco
del finestrino abbassato
anche l’uomo è un albero
e legge un libro
illuminato giallo
dalla luce forte
di blochbaster

Sta di sasso
tra un palo e un niente
il lettore paziente
della bella estate
l’estate sta finendo
la coop è un’astronave
atterrata sul piazzale.

Supero il lago d’olio
dove tutti ammirano
le stelle filanti
di un incidente
le luci insistenti
delle volanti.

Fanno la fila
al semaforo rosso
sempre rosso
le zanazare e i mosconi
accendono i fari
e guardano dal basso
il palazzo immobile
ed io visto dall’alto
sembro una lucciola piccola
che sfuma in fronte
al logo enorme
della Fiat.

Non riesco a tornare
sono secoli
in questo casino,
vorrei tornare
al tempo di agosto
e parlare la lingua
delle persiane
di lieve penombra
a righe orizzontali.

Sportelli e ruote
Una massa immobile
Di rombi
una donna dietro
fuma al volante
e piange sopra il ponte
sopra un fiume
pieno di gocce.


* Titolo rubato a "Ad ovest di Paperino", il primo film di Alessandro Benvenuti

Friday, October 13, 2006

Reality show!

Thursday, October 12, 2006

Domingo “Bami” Rose


Per sapere chi è Domingo "Bami" Rose e che cosa c'entra con John Coltrane, leggete il racconto di Gianluca Monastra e Massimo Basile che uscirà per la rubrica 90 secondi all'inferno nel numero di novembre/dicembre di JAZZIT. Questa sopra è l'illustrazione (disegnata ascoltando Transition in vinile)

Tuesday, October 10, 2006

Aspettando Coltrane


Non so esattamente ciò che sto cercando, qualcosa che non è stato ancora suonato. Non so che cosa è. So che lo sentirò nel momento in cui me ne impossesserò, ma anche allora continuerò a cercare. (Frase di John Coltrane riportata da Frank Kofsky nelle note di copertina scritte per l’album The John Coltrane Quartet Plays)

Monday, October 09, 2006

Friday, October 06, 2006

Thursday, October 05, 2006

Trappole

Monday, October 02, 2006

Tango Rifredi (a T. e C.)


Un fantasma di capelli
la sua gonna come il vento
lei si specchia con malizia
in un attimo sospeso
sopra il vetro della porta
della sala da biliardo

Nel riflesso che rimane
ci sei tu seduto solo
ad un tavolo sciupato
con un pacco di giornali

Il barista non la vede
perché segue la partita
sta col gomito finito
sopra il bordo del lavabo

Aria calda e luce fredda
labbra rosse e tacchi neri
sono mosse degli scacchi
su losanghe di una pista

Non respiri se la guardi
lei che apre il ventaglio
traccia un arco
come un amo
che s'infila
nel tuo cuore.