Sunday, April 30, 2006
Friday, April 28, 2006
Finché sei in tempo tira > e non sbagliare mira > probabilmente il bersaglio che vedi > è solo l'abbaglio di chi da dietro spera > che tu ci provi ancora > perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa > la fregatura è che c'è sempre un altro che paga > e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga > però chissà come mai qualsiasi cosa accada > nel palazzo lontano nessuno fa una piega > serve una testa che cada e poi chissenefrega > la prima testa di cazzo trovata per strada > serve una testa che cada e poi chissenefrega > la prima testa di cazzo trovata per strada > se vuoi tirare tira > ma non sbagliare mira > probabilmente il bersaglio che vedi > è solo l'abbaglio di chi da dietro giura > che ha la coscienza pura > ma sotto quella vernice ci sono squallide mura > la dittatura c'è ma non si sa dove sta > non si vede da qua, non si vede da qua > la dittatura c'è ma non si sa dove sta > non si vede da qua, non si vede da qua > il mio nemico non ha divisa > ama le armi ma non le usa > nella fondina tiene le carte visa > e quando uccide non chiede scusa > il mio nemico non ha divisa > ama le armi ma non le usa > nella fondina tiene le carte visa > e quando uccide non chiede scusa > e se non hai morale > e se non hai passione > se nessun dubbio ti assale > perché la sola ragione che ti interessa avere > è una ragione sociale > soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare > non farla nel mio nome > non farla nel mio nome > che non hai mai domandato la mia autorizzazione > se ti difenderai non farlo nel mio nome > che non hai mai domandato la mia opinione > finché sei in tempo tira > e non sbagliare mira > (sparagli Piero, sparagli ora) > finché sei in tempo tira > e non sbagliare mira > (sparagli Piero, sparagli ora) > il mio nemico non ha divisa > ama le armi ma non le usa > nella fondina tiene le carte visa > e quando uccide non chiede scusa > il mio nemico non ha divisa > ama le armi ma non le usa > nella fondina tiene le carte visa > e quando uccide non chiede scusa > il mio nemico non ha nome > non ha nemmeno religione > e il potere non lo logora > il potere non lo logora > il mio nemico mi somiglia > è come me > lui ama la famiglia > e per questo piglia più di ciò che da > e non sbaglierà > ma se sbaglia un altro pagherà > e il potere non lo logora > il potere non lo logora
Il mio nemico, Daniele Silvestri
Wednesday, April 26, 2006
Tuesday, April 25, 2006
Thursday, April 20, 2006
Tuesday, April 18, 2006
Monday, April 17, 2006
Il sapore della ciliegia *
Stavo annusando i pastelli, con le dita colorate. Ultimamente mi sto concentrando sugli odori... quelli delle matite, delle gomme... quando stendo l'inchiostro provo anche a respirarlo. Forse sto diventando scemo. Però mi piace pensare che tutto questo faccia parte di un rituale. disegnare, perso in una nuvola di rumori leggeri (carta, trincetto, pennello, matita, gomma che sgomma...) e profumi . O forse è l'ora che me ne vada a letto. Comunque, ho ritirato fuori i pastelli perchè sono stato a Siena a vedere la mostra sui manifesti di Lorenzo Mattotti (complesso museale di Santa Maria della Scala, dall'8 aprile al 28 maggio) e adesso mi tremano le mani dalla voglia di disegnare, e disegnare a colori. E penso che tutto questo discorso un po' confuso che ho fatto sul rito del disegno, sui profumi e sui rumori, in fondo sia legato alle opere di Mattotti. Quei disegni parlano, si spiegano, raccontano. Tu te ne stai li davanti, con gli occhi liberi tra la grana dei colori dei pastelli, e in testa eccoli che arrivano e ti sorprendono gli odori, il tempo, i rumori del disegno che levano il fiato in modo bello e sanno dare un senso... come il sapore della ciliegia (per dirla come uno dei personaggi del film di Abbas Kiarostami)
* come adattare ad un post il titolo di un film di Abbas Kiarostami
* come adattare ad un post il titolo di un film di Abbas Kiarostami
Tuesday, April 11, 2006
Wednesday, April 05, 2006
Doctor Herbie e mister Mwandishi
...Non suonare note burrose, e non chiederti come, non ci sono regole da capire, manuali da sfogliare, ma solo un prima e un dopo, apri la mente, esplora il sound, senza limiti. La musica è una casa senza porte. Ecco il consiglio di Miles, buddista inconsapevole, la sua intenzione di far cambiare senza suggerire cosa fare, stimolando la ricerca della soluzione dentro se stessi. Grazie Miles, fu l’unico pensiero di Herbie lo swahili, adesso ho finalmente capito. Prima di mettersi al pianoforte per suonare una melodia tanto larga e libera da intrecciare le due anime rinchiuse dentro lo stesso corpo.
Questo è un frammento estratto dal nuovo racconto di Gianluca Monastra e Massimo Basile che uscirà intero a maggio su Jazzit. Quella sopra è la mia illustrazione. Ultimamente mi sto perdento tra i vicoli delle matite morbide, ci ficco la testa come dentro a una pozza densa, di pece, e mi dimentico di prendere aria. Mi piace far scivolare la matita sul foglio e mi piace ascoltarla. mi piace il profumo di quando si appunta una matita. Come quello dell'erba tagliata.
Ho poco tempo per scrivere sul blog, il tempo mi scivola di mano manco fosse una saponetta. Quando ho un briciolo di tempo e ancora il sole è grande e alto me ne esco un po' e scanso il computer. Per questo ultimamente sono un pò assente. Voi comunque continuate a passare fiduciosi, che io quando posso mi faccio vivo. Prima di dimenticarmelo, vi consiglio alcuni links tra quelli che ho aggiunto alla destra del vostro schermo:
il primo è quello di Zartosht Soltani, fratello di un ragazzo che ho conosciuto a Tehran (Ali, il sosia iraniano di Paolo Virzì) e che fa il grafico e fumettista a New York (non perdetevi Tin tin a Tehran).
Il secondo è il nuovo sito di Simone Pieralli, amico, fumettista, illustratore, grafico... un artista. Perdetevi nella galleria delle sue immagini visionarie!
Infine, il blog di Alberto Pagliaro, fumettista e illustratore... il Pelé della matita. E non aggiungo altro.
Questo è un frammento estratto dal nuovo racconto di Gianluca Monastra e Massimo Basile che uscirà intero a maggio su Jazzit. Quella sopra è la mia illustrazione. Ultimamente mi sto perdento tra i vicoli delle matite morbide, ci ficco la testa come dentro a una pozza densa, di pece, e mi dimentico di prendere aria. Mi piace far scivolare la matita sul foglio e mi piace ascoltarla. mi piace il profumo di quando si appunta una matita. Come quello dell'erba tagliata.
Ho poco tempo per scrivere sul blog, il tempo mi scivola di mano manco fosse una saponetta. Quando ho un briciolo di tempo e ancora il sole è grande e alto me ne esco un po' e scanso il computer. Per questo ultimamente sono un pò assente. Voi comunque continuate a passare fiduciosi, che io quando posso mi faccio vivo. Prima di dimenticarmelo, vi consiglio alcuni links tra quelli che ho aggiunto alla destra del vostro schermo:
il primo è quello di Zartosht Soltani, fratello di un ragazzo che ho conosciuto a Tehran (Ali, il sosia iraniano di Paolo Virzì) e che fa il grafico e fumettista a New York (non perdetevi Tin tin a Tehran).
Il secondo è il nuovo sito di Simone Pieralli, amico, fumettista, illustratore, grafico... un artista. Perdetevi nella galleria delle sue immagini visionarie!
Infine, il blog di Alberto Pagliaro, fumettista e illustratore... il Pelé della matita. E non aggiungo altro.