Monday, August 28, 2006

Le stanze di Firenze


Le ragazze occupano
le stanze di Firenze
le aule tristi dell'inverno
tutti i bei cappotti,
si accendono le sigarette
e mostrano i denti
salgono le scale
mentre io m'innamoro
senza capire.
La carta del cielo è il tappeto
le stelle danzano
guardano dall'alto
e la pioggia che batte
suona i tetti rossi
sul tessuto di tuoni enormi.
Gli sguardi che fanno ombra
sono vento da solo
sono il tempo di una tagliola
lungo le strade di sole
che salgono di salite finite
nel rumore del tempo
illuminate dal bianco.
E' il tempo di perdere gli occhi
dimenticarli nelle stanze
le stanze di Firenze
foglie di rami infiniti
dove le bici riposano
le aule si svuotano
e le notti trattengono le stelle
al loro petto enorme.

Sunday, August 20, 2006

autoritratti in via san giuseppe





Friday, August 11, 2006

nevicata

Se guardi la neve che scende a coprire la terra,
coprire se stessa e tutto ciò che tu non sei, vedrai
che è la deriva gravitazionale della luce
sul rumore dell'aria che cancella l'aria,
è il cadere dell'attimo nell'attimo, la sepoltura
del sonno, la fodera dell'inverno, il negativo della notte.

Mark Strand

Wednesday, August 09, 2006

sala d'attesa

Ero seduto sopra un deserto bianco di legno. Durante l'attesa ogni figura all'orizzonte ti somigliava.
Ho spalancato la finestra e coi gomiti puntati ti ho aspettata. Ho chiuso gli occhi, come le persiane della scuola davanti. E' caduta sabbia dal davanzale e d'improvviso ho visto i riflessi del sole alto. Sei arrivata e ho sentito il mare alle caviglie.

Monday, August 07, 2006

Saturday, August 05, 2006

Thursday, August 03, 2006

agosto in città

Turisti bardati di marsupio, macchine fotografiche e cappelletto con visiera si aggirano per le strade della città. Sembrano marziani in visita sulla terra, non si fidano di nessuno e non ci pensano proprio ad abbandonare il branco. Ti fotografano dai finestrini del pullman manco fossi una scimmia, girano 400 ore di filmino delle vacanze che parenti sfortunati dovranno visionare, scattano 4000 fotografie digitali ai monumenti che nessuno avrà il coraggio di riguardare. I baristi e i negozianti sparsi per questa città sono delle iene, schifano il turista, lo infamano e poi gli fanno pagare un panino 10 euro ghignando in modo sinistro. Il turista ha il colpo di sole mentre il gelato al puffo gli si scioglie sulla mano, ha i polpacci arrossati e una spiccata passione per le riproduzioni del David di Michelangelo in scala naturale. Il turista vuole sempre sapere dov'è piazza del duomo e poi sbaglia direzione. Il turista stima follemente Botticelli e vorrebbe incontrarlo.